SUPSI
Un Cluster Kubernetes per il team di sviluppo dell’ISIN della SUPSI: performante, affidabile, sicuro e connesso con Azure Stack HCI.
↓
La Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) è una delle nove scuole universitarie professionali riconosciute dalla Confederazione Svizzera. SUPSI offre più di 30 corsi di laurea, Master e Diploma, caratterizzati da un insegnamento d’avanguardia che unisce all’istruzione teorico-scientifica classica un orientamento professionale.
Nel corso dello scorso anno, l’Istituto sistemi informativi e networking (ISIN), presso il Dipartimento tecnologie innovative dell’Università, ha scelto Moresi.com – Solutions Partner di Microsoft in quattro differenti aree, tra cui Infrastructure Azure – come partner per la creazione di un’infrastruttura on-premise per l’implementazione di un Cluster Kubernets.
AZURE STACK HCI
Kubernetes on-premise con Azure Stack HCI.

Moresi.com ha gestito l’implementazione on-premise di Kubernetes – la piattaforma open source di orchestrazione dei container che consente di automatizzare molti dei processi manuali necessari per gestire scalabilità, failover, distribuzione delle applicazioni – sfruttando la tecnologia Azure Stack HCI.
In un ambiente di produzione, è necessario gestire i container che eseguono le applicazioni e garantire che non si verifichino interruzioni dei servizi. Per esempio, se un container si interrompe, è necessario avviare un nuovo container. Ovviamente tutto questo è molto più semplice se viene gestito direttamente da un sistema: è proprio qui che Kubernetes viene in soccorso, fornendo un framework per far funzionare i sistemi distribuiti in modo resiliente.
Kubernetes on-premise con Azure Stack HCI.
LA SFIDA
Date queste premesse, l’esigenza dell’ISIN della SUPSI era dunque quella di creare un Cluster Kubernetes ad alte performance, sicuro e affidabile da mettere a disposizione del proprio team interno di sviluppatori, in modo che quest’ultimo potesse concentrare i propri sforzi principalmente sulle attività di sviluppo, tralasciando le problematiche legate all’infrastruttura.
L’ISIN aveva anche la necessità di implementarlo all’interno di un’infrastruttura localizzata su territorio svizzero e in prossimità, questo per ragioni di policy interne, ma anche per ovviare a soluzioni più costose, e solitamente meno performanti. Il tutto cercando di contenere costi e tempi, soprattutto in relazione ad altre opzioni percorribili.
LA SOLUZIONE
La soluzione realizzata da Moresi.com ha sfruttato le potenzialità di Azure Stack HCI e Azure ARC per la creazione di un’infrastruttura on-premise ridondata su due nodi.
Moresi.com ha fornito e configurato l’hardware necessario (grazie alla partnership con HPE, Hewlett Packard Enterprise) e gestito l’implementazione e la configurazione del cluster Azure Stack HCI e dei cluster applicativi Kubernetes.
In questo modo, Moresi.com ha potuto consegnare in tempi rapidi all’ISIN un ambiente di sviluppo, per la distribuzione e gestione di applicazioni containerizzate basate sia su Linux che su Windows.
Inoltre, grazie alla connessione con Azure, per mezzo di Azure Arc, il team dell’ISIN della SUPSI può ora monitorare e gestire in modo automatizzato le risorse infrastrutturali (storage, rete, ecc.) e quelle applicative (pod, nodi, ecc), direttamente dal portale Azure.
L’architettura creata, oltre che essere costantemente aggiornata, è anche pienamente scalabile: è infatti possibile aumentare o diminuire la scala aggiungendo o rimuovendo nodi al cluster Kubernetes, ma anche trasformarla, eventualmente, in una soluzione ibrida, grazie alla connessione ad Azure citata precedentemente.
CONCLUSIONI
Le competenze di Moresi.com in ambito infrastrutturale ed Azure, hanno permesso all’ISIN di ottenere il risultato desiderato, con la creazione di un Cluster Kubernetes che rispondesse a tutti i requisiti richiesti: ridondato, in territorio svizzero, veloce e performante ma anche economico, scalabile e facile da gestire.
«Grazie a questa infrastruttura – afferma TIziano Leidi, Direttore dell’Istituto sistemi informativi e networking della SUPSI – possiamo oggi liberare il potenziale dei nostri sviluppatori per la creazione di applicazioni che possano rispondere al meglio alle esigenze dell’Università, degli studenti, del corpo docente e di tutte le parti interessate nei processi della nostra organizzazione».